Dovete sapere che io sono una di quelle persone per le quali il periodo natalizio, ben lungi dall’essere il periodo più felice dell’anno, è un’inesauribile fonte di stress e trigger mentali. Siccome la vita da grinch è stressante e lamentarsi sempre è una cosa alquanto drenante dal punto di vista psicofisico, quest’anno ho deciso di tentare di riappacificarmi, seppur momentaneamente, con il Natale.
Quale miglior modo se non tornando al periodo della vita di ognuno di noi in cui il Natale era nient’altro che gioia, regali, lucette colorate, glitter, canzoncine scampanellanti e spensierata comunità famigliare e amicale: l’infanzia? Quindi, sebbene c’entri poco con la nascita del messia o con la celebrazione del consumismo dell’altruismo sincero che viene dal cuore, eccovi un bellissimo booktag nostalgico, a tema cartoni anni 90. Cosi a caso.
Siccome il creatore del tag è americano, mi sono presa la libertà di modificare alcune domande del tag per aggiungere cartoni più conosciuti qua in Italia al posto di quelli da noi semi-sconosciuti (nello specifico, ho cambiato la 1, la 2 e la 6). Il tag l’ho preso da qua.
On we go.
1. Pokemon: un libro che per te rappresenta una lettura nostalgica

Il Reame Perduto di Elisabetta Dami, autrice also known as Stilton, Geronimo Stilton.
Il libro fa parte di una saga fantasy composta da sei volumi che, a scanso d’equivoci, non hanno come protagonista il topo Stilton, ma un elfo di nome Ombroso che deve tipo salvare il mondo o una cosa del genere. A posteriori, posso dire che i romanzi della saga non fossero molto originali, anzi avevano diversi elementi copiati spudoratamente dai fantasy più noti di C. S. Lewis, Tolkien, Rowling. Capirete però che a Sabrina undicenne poco importava che fossero poco originali, a me attraeva il drama, l’avventura, le donne i cavalier l’arme e gli amori. Cose così.
Ricordo che lessi gli ultimi due volumi della saga in un giorno e mezzo, l’ultimo tutto d’un fiato in un pomeriggio, divisa tra il senso di colpa per non essermelo goduto con più tempo e la soddisfazione d’aver finito una storia bellissima.
2. Detective Conan: un libro che tratta di crescita (un romanzo di formazione)

Sarei banale nel citare i romanzi meravigliosi di Lemony Snicket (Una serie di sfortunati eventi), e se dovessi ancora una volta citare il mio amato, amatissimo Giovane Holden, cui sono devota e che sempre e per sempre porterò nel cuore, ho l’impressione che mi lancereste un qualche oggetto assai pesante tra capo e collo attraverso la webcam del PC— onde per cui ne citerò un altro: Come le Cicale, di Fiore Manni.
É un libro di narrativa per ragazzi che tratta di crescita, scoperta di sè, identità sessuale, accettazione di sé e tante altre cose – il tutto contornato da ricorrenti citazioni alla cultura pop e musicale anni 90 che già da sole dovrebbero bastare a convincere chiunque a leggerlo.
3.Johnny Bravo: un libro di cui odi il protagonista

Bastiano de La Storia Infinita. Non sono mai riuscita a concludere la lettura e i motivi sono stati diversi: primo tra tutti l’insopportabile petulanza di Bastiano. Il romanzo in realtà è molto bello, l’idea della “storia nella storia” è veramente originale e tutta la prima parte del libro è molto avvincente… poi Atreui si fa da parte, lascia il testimone a Bastiano, che diventa l’Eroe e … da lì è stato tutto in discesa. Parallelamente alla crescita in importanza del ruolo di Bastian nel libro la mia pazienza decresceva, la trama si faceva inconcludente, caotica e l’Eroe si faceva sempre più insopportabile.
4.South Park: un libro con un senso dell’umorismo discutibile
Tutto Irvine Welsh. Autore assai prolifico del quale, così per evitare di citare la classica trilogia di Trainspotting (di cui Skagboys è, giudizio personale, il Capolavoro con la C maiuscola), citerò la raccolta di racconti Acid House: non una delle sue migliori opere, intendiamoci, ma contiene delle perle. Un esempio? Eurotrash, Vecchio tossico di nonna tua e il racconto che dà il nome alla raccolta, Acid House.
5.Le Superchicche: un libro con una protagonista femminile “tosta”
Su questo prendo il concetto di “protagonista” molto alla larga, ci giro un po’ intorno e tiro fuori un titolo di non-fiction. E voi direte: i non-fiction, Sabrina cara, non hanno protagonisti, né maschili né femminili né non binari. E vi sbagliate, vi rispondo io, perché questo ce l’ha. La vendetta delle Punk di Vivien Goldman è, come anticipa il sottotitolo, “una storia della musica femminista da Poly Styrene alle Pussy Riot”: oggetto di discussione sono le musiciste punk e post-punk (con tutti i vari sottogeneri e sfumature socioculturali possibili) che hanno messo in musica la rabbia femminista. Il tutto accompagnato da bellissime playlist tematiche ad ogni inizio capitolo, cosa che ho adorato.
6. Leone, il Cane Fifone: un libro per bambini troppo disturbante per essere un libro per bambini

La collina dei conigli di Richard Adams. Un libro bellissimo, molto avvincente, fortemente allegorico e portatore di riflessioni molto interessanti sulla violenza, sulla guerra, sulla politica, sul trauma psicologico, sui livelli di brutalità che l’essere umano (metaforicamente rappresentato in forma conigliesca) è capace di raggiungere; non è difficile, leggendolo, fare un azzeccatissimo paragone con pagine assai buie e crudeli della Storia moderna quali il nazi-fascismo, la prima e la seconda guerra mondiale, dittatori ancor oggi attivi che non nominerò perché non si sa mai, qualsiasi altro brutale e inarrestabile conflitto vi venga in mente, bombe, esplosioni, cannibalismo, civili innocenti morti senza motivo, sangue e mutilazioni varie.
Età di lettura consigliata: dai 9 anni.
Huston…
7. Futurama: il tuo sci-fi preferito
Non sono una grande amante del fantascientifico, motivo per cui mi mancano le basi per giudicare con cognizione di causa. Ne ho letti alcuni, alcuni li ho graditi di più e altri di meno: il primo che mi viene in mente è Sirene di Laura Pugno (di cui vi ho parlato qua), un altro è Cuore di Cane di Bulgakov, che ho trovato geniale.
Come al solito, sentitevi tutti taggati ma senza pressioni e taggatemi se lo fate che sono curiosa di leggervi! Nel frattempo vi auguro felicissime feste (se siete tra coloro che odiano il Natale vi auguro di sopravvivere e, se volete, su instagram c’è un post di letture dedicate a voi, proprio a voi piccoli Scrooge che vorreste spararvi piuttosto che festeggiare Natale coi parenti: spero vi sia utile!).
Ancora buone feste, grazie d’avermi letto anche stavolta e a presto ✨❤️
sabrina
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